Articolo di Chiara Mezzabotta – foto Carola Ripamonti

 

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Area Interior - n.1 - Marzo 2022Non distante dalla Rive Gauche, dinanzi l’affascinante e misteriosa chiesa di Saint-Sulpice, si trova l’appartamento restaurato da Andrea Marcante e Adelaide Testa, duo di architetti torinesi che, ispirati dall’atmosfera parigina, hanno ridisegnato lo spazio e l’hanno reso molto più di un’abitazione.

L’appartamento appartiene a Pascale Revert, direttrice della galleria 50 Golborne di Londra che sostiene artisti africani contemporanei. Non a caso il progetto architettonico nasce dall’idea di creare un duplice ambiente, una casa che sia anche spazio espositivo,

un punto di riferimento per gli appassionati parigini che hanno la volontà di avvicinarsi all’arte e al design africano emergente.

In questo modo, i due architetti, una volta svincolati dall’assetto storico dell’appartamento, hanno ottimizzato lo spazio donandogli una luce nuova, con un occhio sempre rivolto ai riferimenti dell’ambiente parigino circostante e in particolare modo alla chiesa di fronte.

In essa è racchiusa una meridiana in ottone del XVIII secolo, un segno del tempo che non rimane indifferente agli architetti, i quali in maniera astratta lo riportano nel soffitto dell’enorme soggiorno.

I volumi che definiscono lo spazio interno e le scelte di design, dialogano in modo armonioso con le opere, rendendo l’intenzione di unire le due funzioni, quella abitativa e quella espositiva, solo apparentemente complessa. Di certo l’aspetto singolare e delicato degli interni, reso mediante i mobili realizzati su misura, ma anche attraverso l’utilizzo di determinati materiali e olori, proviene da una profonda dedizione alla cura dei dettagli e da una formazione di interior design che fa riferimento a grandi maestri della scuola torinese.

Ogni stanza ne è una prova, dal tavolo Duale al tappeto Magico nel soggiorno (appartenenti entrambi alla collezione Futuraforma per SEM), così come le ceramiche del bagno in grès smaltato Dekorami disegnate dagli architetti stessi per Ceramica Vogue.

Per il resto ci sono accurati rimandi al design francese dell’età dell’oro, ma anche all’eccentricità del quartiere negli anni 70: le pareti in argilla e la concezione dei volumi che caratterizzano il soggiorno, provengono da Roger Anger, creatore di Auroville, città concettuale in India, dove gente proveniente da tutto il mondo convive in armonia e dove egli stesso realizzò la sua casa.