THE MAGIC OF WORDS

200 MQ - 2016

Il progetto prevede la ristrutturazione ad uso studio legale di locali in un immobile ottocentesco sito nel centro di Torino per complessivi 200 mq.

L’idea progettuale si delinea sulle richieste della committenza: un’avvocatessa sensibile a voler stemperare la distanza che, spesso volutamente, l’aulicità di questi luoghi (soprattutto nelle grandi città italiane) pone tra cliente e professionista.

Una “casa ufficio” per avvicinare e rendere più umana, anche attraverso gli ambienti, quell’attività di consulenza su tematiche che sovente ci rendono, come clienti, emotivamente e psicologicamente fragili.

La dimensione domestica e il comfort a cui la associamo sono declinati nel disegno degli arredi, nella scelta delle luci, più decorative che tecniche, e in generale nella scelta dei materiali impiegati: pavimento in marmo nero all’ingresso e nel corridoio, specchi a parete e in alcuni arredi (serigrafati con motivi che riprendono il disegno dei parquet) e ancora carta da parati negli uffici e boiserie come “cintura” per definire in maniera tradizionale, ma con disegni attuali, i fondali degli arredi nella sala riunioni.

Il progetto si articola con riferimenti non solo ad elementi architettonici coevi con l’immobile, ma anche a un passato più recente attraverso citazioni ad importanti architetti torinesi:

– Carlo Mollino, per l’uso delle immagini serigrafate sulle ante degli armadi a muro e nella libreria della sala riunioni.

– Toni Cordero, nel reinterpretare elementi classici come le cornici in gesso (nel progetto collocate  a parete per “strutturare” la carta da parati) e i rosoni a soffitto disegnati nel progetto secondo nuove geometrie stereometriche a sostegno dei nuovi lampadari.

Si mettono in evidenza cornici in gesso e “cornici” in tubolare metallico per riquadrare spazi come il bancone all’ingresso e l’area tecnica retrostante, per definire i rivestimenti a parete in marmo bianco arabescato (che a loro volta modificano i rapporti spaziali tra finestra e volume bagno) e ancora cornici per “sostenere” arredi come la libreria e nuove pareti divisorie.

Uno studio legale progettato con materiali e decori, in un continuo rimando declinato nel tempo, come precisa volontà di evocare pensieri plurimi, in un contesto dove regna sovrana la magia delle parole.

 

—–

 

Materiali e arredi:

 

Tappezzerie Dedar e Elitis, pitture murali Farrow & Ball e Flamant.

 

Ingresso e Reception:

bancone con specchio retroverniciato e satinato, strutture metalliche con reti stirate e separè in laminato e vetro satinato, tutto su disegno Marcante-Testa, lampade a sospensione in vetro Minaret e Turret di Niche Modern, armadio a muro con riproduzione di paesaggio da serigrafia antica.

Lampade a sospensione zona attesa e uffici Rich Brilliant Willing, poltroncine Mojo di Arflex.

 

 

Sala Riunioni:

Libreria in Mdf dipinto e strutture metalliche, tavolo con piano in laminato metallico su multistrato, tutto su disegno Marcante-Testa. Poltroncine About a Chair di Hay con tessuto Kvadrat, lampadario Piet Hein Eek.

 

—–

progetto di Andrea Marcante, Adelaide Testa

collaboratori:  Giada Mazzero, Hyemin Ro

fotografo: Carola Ripamonti