TWIN HOUSE

400 MQ - 2006

 

Il nuovo edificio, composto da due unità, è pensato come un unico corpo adagiato sul pendio e proteso verso la pianura sottostante.

E’ stato collocato nella zona superiore del lotto privilegiando l’accesso dall’alto tramite la strada superiore.

L’edificio si caratterizza così per l’interazione con il paesaggio: come elemento di contaminazione e manipolazione della realtà circostante attraverso la forma e le superfici esterne; come organizzazione degli spazi interni attraverso una totale permeabilità visiva e spaziale lungo l’asse longitudinale orientato secondo il pendio.

Si è così sviluppata l’idea di una architettura mimetica, percepibile attraverso angoli visuali profondamente diversi.

E’ il rapporto tra artificio e natura, ogni nuovo edificio è una riduzione delle potenzialità di un luogo. Ogni nuova architettura si sovrappone al preesistente e ne modifica le caratteristiche.

L’artificialità della nuova costruzione si esprime in forma mimetica, dominante è l’approccio dall’esterno caratterizzato dall’accesso alla casa dall’alto; dal tetto piano che diviene l’unico elemento percepibile dalla strada e che con la sua linea di orizzonte domina e ridefinisce il paesaggio sottostante.

Tuttavia questa geometria che sembra volersi imporre sulla realtà viene invece contaminata e assume su di sé, sulla propria pelle, i caratteri di incertezza e mutevolezza che la circondano.

La realtà è una texture, il rivestimento esterno dell’edificio diventa un mosaico, una trama astratta e al tempo stesso familiare: la trama del lavoro dell’uomo che ha trasformato la natura del paesaggio.

All’interno gli spazi si dispongono e si organizzano attorno al rapporto tra l’uomo e l’ambiente immediatamente circostante, tra la casa ed il terreno in cui è inserita.

 

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progetto di UdA Architetti

CASA SEMI-INDIPENDENTE SULLA COLLINA TORINESE, ITALIA. MQ. 400 – 2006

Team di progettazione: Andrea Marcante, Maby Picco e Valter Camagna

Collaboratori: Emanuele Franco, Luca Malavolta, Adelaide Testa

Fotografi: Stefano Graziani